Il VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standards for Non-Listed SMEs) è il framework europeo di riferimento per la rendicontazione di sostenibilità delle PMI non quotate. Sviluppato dall’EFRAG, questo standard semplificato aiuta le imprese a rispondere alle crescenti richieste di dati sulla sostenibilità da parte di clienti, investitori e istituti di credito. Il VSME è coerente con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), adattandosi però alle esigenze delle PMI con risorse limitate.
Per chi può essere utile questo approfondimento?
A inizio 2025 molte grandi imprese quotate saranno obbligate ad adottare, sulla base del recepimento della Direttiva UE CSRD (cliccare qui per saperne di più), lo standard ESRS per la redazione del bilancio integrato (finanziario e di sostenibilità), il quale prevede di far rendicontare diverse informazioni riguardanti la propria filiera produttiva (catena del valore o value chain).
Tale impostazione sta facendo pervenire, da parte di queste grandi imprese quindi, a fornitori e distributori/clienti diverse richieste di dati e informazioni in ambito di gestione e impatti ESG.
Il VSME può essere utile per implementare un sistema che sia in grado di rispondere a tali richieste in maniera più ottimizzata e strutturata.
Struttura Modulare del VSME
Il VSME adotta un approccio modulare per garantire proporzionalità e accessibilità alle imprese di tutte le dimensioni. Si articola in tre moduli principali:
Modulo Base: Ideale per microimprese o PMI alle prime armi, con 12 informative e metriche ESG semplificate.
Modulo Partner Commerciali: Progettato per le PMI che rispondono a questionari di partner commerciali, include 11 informative specifiche.
Modulo Narrativo (PAT): Adatto a PMI con politiche di sostenibilità già strutturate, focalizzato su politiche, azioni e obiettivi.
Vantaggi del VSME per rendicontazione sostenibilità PMI
- Ridurre la complessità delle richieste di sostenibilità grazie a un linguaggio semplificato.
- Monitorare e migliorare le proprie performance ambientali, sociali e di governance (ESG).
- Semplificare la comunicazione dei dati verso clienti e stakeholder.
- Sfide nell’Implementazione del VSME
Alcune criticità del VSME PER PMI
Il VSME, pur rappresentando un’opportunità importante per la standardizzazione della rendicontazione di sostenibilità, presenta alcune complessità.
La sua natura agnostica, che lo rende applicabile a diversi settori, può talvolta limitare la capacità di catturare specificità proprie di alcuni ambiti. Anche il Modulo Base, pensato per le microimprese, potrebbe risultare impegnativo per le realtà più piccole, che potrebbero incontrare difficoltà nell’implementazione. Inoltre, l’intento di semplificare il processo di reporting potrebbe lasciare scoperti alcuni aspetti fondamentali per una valutazione completa della sostenibilità aziendale.
Per un’adozione efficace del VSME, le PMI possono iniziare dal Modulo Base, per poi progredire gradualmente verso i moduli più complessi man mano che acquisiscono familiarità con il sistema. La raccolta dei dati dovrebbe essere integrata nei processi aziendali esistenti, rendendo il reporting parte della routine e comunque una buona pratica per innalzare il livello di maturità del proprio controllo di gestione aziendale. Un altro elemento chiave è l’investimento nella formazione del personale, per sensibilizzarlo sulle tematiche di sostenibilità e migliorare la capacità di gestione dei dati ESG, oggetto di sempre maggiori richieste da parte di stakeholder aziendali.
Anche i partner commerciali e gli stakeholder hanno un ruolo cruciale nell’adozione del VSME.
Accettare questo standard come riferimento per la raccolta dati e fornire supporto tecnico alle PMI può accelerare il processo di implementazione. Inoltre, per i più virtuosi e coinvolti, la partecipazione ai workshop organizzati dall’EFRAG rappresenta un’opportunità per offrire feedback e contribuire al miglioramento continuo dello standard.
In definitiva, il VSME rappresenta una pietra miliare per le PMI non quotate, poiché può migliorare la trasparenza e ridurre la burocrazia, agevolando la transizione verso un’economia più sostenibile. Tuttavia, il successo di questo strumento dipenderà dalla sua diffusione e dal riconoscimento come standard credibile e utile, sia dalle PMI stesse sia dai loro partner commerciali.