Skip to content

Introduzione al mercato dell’energia delle maree

Introduzione al mercato dell’energia delle maree

Indice

Sii come le onde del mare, che pur infrangendosi contro gli scogli trovano la forza per ricominciare. [Sergio Bambarén Roggero]

Il mercato dell’energia delle maree

Rispetto al mercato dell’energia eolica, quello dei sistemi di produzione energetica dalle maree sono evidentemente in fase embrionale. Basti pensare che al 2020 l’installato globale mareomotrice (onde e flusso di marea) risulta essere di soli 65 MW1, un valore più che raddoppiato dal 2017, e che si avvicina lentamente alla visione della Ocean Energy System (OES, il programma di collaborazione tecnologica della IEA) di 300 GW di capacità globale entro il 2050. Le implementazioni di successo hanno avuto luogo in tutti gli angoli del mondo: Australia, Asia, Europa e Nord America. Alcuni di questi progetti dimostrativi sono stati collegati alla rete, riaffermando il ruolo potenziale dell’energia oceanica nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. 

Lo scenario Net Zero Emission

Tuttavia, queste tecnologie devono essere implementate molto più rapidamente per essere in linea con lo scenario Net Zero Emissions al 2050, che significa stabilire una produzione di 27 TWh di energia elettrica nel 2030. In proiezione rispetto questo obiettivo, la produzione di energia oceanica cresce con un CAGR del 33% tra il 2020 e il 2030 nello scenario Net Zero Emission entro il 2050, che corrisponde a circa 1 GW di aumento medio annuo di capacità. Sebbene siano stati implementati progetti di impianti mareomotrici avanzati da 10 kW a 1 MW per la generazione di energia (principalmente nel Regno Unito, Canada, Australia, Cina e, recentemente, Danimarca), rimangono dimostrativi e commercialmente di piccole dimensioni, quindi ancora costosi perché le economie di scala necessarie per una significativa riduzione dei costi non sono ancora state realizzate.

La strategia per le energie rinnovabili offshore

Sempre la strategia per le energie rinnovabili offshore comunicata dalla Commissione Europea nel 2020 prevede un forte sviluppo dell’industria dell’energia oceanica e del mare nell’UE, puntando a 100 MW installati entro il 2025, 1 GW entro il 2030 e 40 GW entro il 2050. Questo significa un massiccio cambiamento di scala per il settore in meno di 30 anni, a una velocità senza precedenti rispetto allo sviluppo che le altre tecnologie energetiche hanno fatto registrare in passato. Significa moltiplicare la capacità di energia rinnovabile offshore di quasi 30 volte entro il 2050 con un investimento necessario per farlo che è stimato fino a 800 miliardi di euro (sommando i settori eolico e mareomotrice).

Il piano dell’ Italia in UE per l’energia e il clima

Nel gennaio 2020 l’Italia ha presentato alla Commissione UE il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC)2, fissando obiettivi energetici e ambientali sfidanti per il 2030. Un ruolo chiave sarà svolto da tecnologie mature come gli impianti fotovoltaici ed eolici, che saranno promosse attraverso meccanismi competitivi e azioni normative, tuttavia anche le tecnologie innovative e promettenti, comprese quelle marine, sono incoraggiate a dare un contributo agli obiettivi 2030. Il crescente interesse italiano nello sfruttamento della tecnologia del moto ondoso e delle maree per produrre energia pulita e rinnovabile può essere riconosciuto sia in alcune iniziative del Governo (es. il maggior incentivo per tali fonti) che nelle attività di ricerca. Principalmente università e imprese specializzate sono coinvolte nella ricerca e sviluppo in questo campo, grazie al quale l’Italia è all’avanguardia nella ricerca, sviluppo e dimostrazione a livello di prototipazione.

Energie rinnovabili e tecnologie marine in Italia

Il mercato delle tecnologie marine ha, quindi, un grande potenziale, ma sono necessarie politiche che promuovano la ricerca e lo sviluppo per consentire la riduzione dei costi che derivano dalla messa in servizio di impianti commerciali su larga scala. In quest’ottica, l’Italia potrebbe posizionarsi ospitando un polo che, anche partendo dall’esperienza maturata dall’avvenuta installazione del primo impianto mareomotrice per la generazione di energia dalle onde (potenza installata di 2,5 MW tipo REWEC3, con brevetto italiano N. 1332519 dell’inventore Prof. Paolo Boccotti e realizzato da Wavenergy, spin-Off dell’Università Mediterranea licenziataria del brevetto) realizzato nel nostro paese, che attualmente risulta parzialmente funzionante, possa attrarre risorse finanziarie necessarie per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di impianti mareomotrici di produzione energetica di grandi dimensioni. Il nostro paese può essere pioniere nello sviluppo del mercato, potendo promuovere e incentivare l’installazione lungo i nostri oltre 8000 km di costa a partire da quei tratti dove già è presente l’intervento dell’umo (porti e altre infrastrutture).

Link utili in merito all’energia delle maree

  1. IEA OES 2020 Annual Report ↩︎
  2. Pubblicato il testo definitivo del Piano Energia e Clima (PNIEC) ↩︎

Vuoi approfondire Introduzione al mercato dell’energia delle maree?

Siamo a disposizione per la sostenibilità e la transizione ecologica a 360° della tua organizzazione.

Per una consulenza senza impegno lasciaci i tuoi recapiti e ti ricontatteremo

×